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«Senza di te il treno non parte», il nuovo romanzo a ritroso di Marco Voleri


di Ilaria Liberatore (La Stampa, 23 gennaio 2017)


– È uscito per VandA.ePublishing il nuovo libro del tenore livornese, che per la prima volta si dà alla fiction.

Francesco ha appena compiuto 40 anni e conduce una vita normale, come quella di tanti suoi coetanei, dividendosi tra il lavoro di violoncellista e le sbronze con gli amici di sempre. Una mattina, mentre si fa la barba, gli si presenta uno sconosciuto che gli dà un aut aut: morire il giorno dopo o ripercorrere la sua vita all’indietro, come uno spettatore, senza poter cambiare niente del passato. Non è uno scherzo architettato da amici «simpaticoni», e Francesco sceglie la seconda opzione. Sfortuna o opportunità? Sta al lettore scoprirlo, scorrendo le pagine di «Senza di te il treno non parte» (VandA.ePublishing), il nuovo romanzo di Marco Voleri, tenore livornese di fama internazionale (ha appena concluso la tournée lombarda della «Turandot» del M° Carlo Goldstein).

Ma chi ha già letto il suo primo libro, «Sintomi di felicità» (Sperling & Kupfer, 2013), sa già che lo aspetta un viaggio entusiasmante attraverso i piccoli e preziosi piaceri (e non solo) della vita, un percorso in cui, per dirla con Johnatan Safran Foer, «ogni cosa è illuminata».
Se l’autobiografico «Sintomi di felicità», «diario di bordo di un cantante lirico alle prese con la sclerosi multipla, una malattia imprevedibile e dannatamente seria», raccontava l’atteggiamento positivo e incoraggiante di Voleri verso la malattia (una forza nutrita anche e soprattutto dalla musica), in «Senza di te il treno non parte», si assiste a un’avventura unica: Francesco andrà al funerale del nonno per rivederlo il giorno successivo e vivere ogni attimo con lui con nuova intensità. Riscoprirà i primi baci, i dolori, l’intensità di amicizie poi perdute nel tempo, momenti che nemmeno ricordava e altri che non avrebbe voluto rivivere, fino a ritornare nel grembo materno.
«Sono due lavori completamente diversi – spiega a La Stampa Voleri -. «Sintomi di felicità» ha avuto il grande pregio di essere diretto, di riuscire a far ridere e piangere nello stesso momento. Questo è ciò che ho capito dalle recensioni e le tante persone che lo hanno letto. «Senza di te il treno non parte» è un romanzo che vuole far tuffare il lettore in una storia che potrebbe essere la sua in tutto e per tutto. Il treno giusto è lì che aspetta al binario, e non parte senza di te».
La sfida di raccontare una storia a ritroso è già stata colta in passato, da molti giganti della letteratura: pensiamo al Benjamin Button di Francis Scott Fitzgerald (reso celebre nel 2008 dal meraviglioso film di David Fincher), o a «Tradimenti», di Harold Pinter.
Ma il romanzo di Voleri, che sottolinea, «non ha nulla di autobiografico», non è ispirato a questi modelli: «L’idea è nata semplicemente osservando quante emozioni non vissute ci sono nella vita frenetica di tutti i giorni, e pensando a quanto sarebbe fantastico poterle rivivere, con maggiore consapevolezza, e succhiarne l’intero nettare».
E ammette: «Scrivendo, a volte, ho invidiato Francesco. In particolare mi piacerebbe rivivere la mia adolescenza, una stagione della vita in cui le emozioni si annusano avidamente e trasudano spesso in modo trasparente».

«Senza di te il treno non parte» è disponibile in versione sia ebook (9.90 euro) che cartacea (14 euro) su www.mondadoristore.it. I diritti dei libri di Marco Voleri contribuiscono a finanziare l’associazione di cui è presidente, Sintomi di Felicità, (www.sintomidifelicita.it), che dal 2013 promuove progetti di sensibilizzazione riguardo alla sclerosi multipla. L’associazione organizza, inoltre, il «Sintomi di Felicità tour», una serie di concerti in giro per l’Italia con musica e grandi artisti, che partirà da Roma il 9 aprile prossimo.